Città allo specchio tra arte, memoria e immaginario
Interventi di Inés Cámara, Massimiliano Casu e il Collettivo Ati, Jorge Conde, Bruno Delgado, FOD (Francisco Olivares Diaz)
A cura di Raffaele Quattrone
Real Academia de España en Roma - 20 Maggio 2025 ore 19

In occasione dell’edizione 2025 di IPER. Festival delle periferie, l’Accademia di Spagna a Roma ospita un incontro pubblico che riunisce quattro artisti e collettivi il cui lavoro riflette sul rapporto tra le città, le memorie che le attraversano e gli immaginari che le abitano. Nel dialogo tra Roma e “le altre”, prende forma uno specchio molteplice che rifrange tensioni, sogni e metamorfosi urbane.
Jorge Conde presenta Città eterna, Città souvenir, un progetto che esplora la città come organismo vivo, spazio condiviso e fragile, in cui convergono geografie personali e traiettorie collettive.
Bruno Delgado Ramo, con Solido come una nuvola, riflette sullo spazio urbano come struttura fluida, dove l’architettura si dissolve nella percezione e nella temporalità.
Inés Cámara Leret racconta Trampantojos, un’indagine sui meccanismi della conservazione, intesa come costante negoziazione tra memoria, materia e mito.
Massimiliano Casu e il Collettivo Ati con Mala Carmina evocano una Roma periferica, sonora e ribelle, dove la città si esprime attraverso canti, rituali e frammenti di memoria popolare.
Fod (Francisco Olivares Diaz) presenta un progetto di sculture abitabili, ispirato ai pavimenti delle chiese di Roma, che reinterpreta l’ornamento come spazio di esperienza e riflessione.
Un incontro che si configura come mappa poetica e politica della città contemporanea, dove l’urbe dialoga con l’orbe attraverso le visioni dell’arte.
Foto di Davide Melfi